Leo Brandi il comico “cafone”

“Leo Brandi, il comico cafone”, di Carlo Maria Todini è l’interessante romanzo-biografico di Leo Brandi, nome d’arte di Carlo Todini, nato a Napoli il 24 giugno del 1894 e morto a Napoli il 16 febbraio del 1959. Come si legge nel suo tesserino identificativo, riportato anche nel libro, è iscritto alla Siae nel 1921 nella categoria rivista, con la qualifica di comico. Scrisse decine di macchiette, fu attore, cantante, comico, si occupò con grande successo di varietà e di avanspettacolo. Fu un eccezionale caratterista, conosciuto da tutti per il ruolo del “cafone” che dettava la lettera a Totò scrivano in “Miseria e nobiltà”.

Leo Brandi, il comico “cafone”: trama

“Leo Brandi rappresenta quel mondo del teatro napoletano d’infinito valore, vuoi per il laboratorio naturale che conteneva in esso, vuoi per la sterminata quantità di gente che vi operava.” Scrive Franco Cutolo nella prefazione del libro la cui copertina è a firma di Gennaro Vallifuoco. A raccontarne la biografia  è il nipote Carlo Maria Todini, dopo un lungo e attento lavoro di ricerca attraverso i ricordi di famiglia, le interviste ai personaggi del mondo dello spettacolo che lo avevano conosciuto, gli articoli di giornale dell’epoca e i diversi documenti che attestano il suo immenso percorso. Si tratta di un libro unico e prezioso in quanto raccoglie usi e costumi, non solo napoletani, ma dell’Italia intera,  ricostruendo non solo la storia di un uomo, di un artista, ma di un popolo.  “Leo Brandi, il comico cafone” si compone di tre parti: la prima  romanzata e filtrata dai ricordi, racconta l’uomo, il padre, il nonno; la seconda riporta interviste a personaggi del mondo dello spettacolo che hanno avuto modo di apprezzarlo e la terza parte segue lo stile della saggistica ricostruendo la sua carriera artistica. L’intero libro è corredato da foto personali che lo ritraggono con la sua famiglia e foto di scena che lo vedono accanto ai grandi attori dell’epoca. Carlo Maria Todini offre l’identikit di un uomo che ha lasciato il segno nel panorama artistico partenopeo, travalicando anche i confini italiani. Leggerlo è accedere in parte a qualcosa di inedito e introvabile, un libro indispensabile per gli amanti dello spettacolo e anche per gli studiosi della materia.

Sull’autore di Leo Brandi il comico “cafone”

Carlo Maria Todini è nato a Napoli il primo novembre del 1967. Ha frequentato l’Accademia del Teatro Bruttini di Napoli, ha studiato canto e pianoforte. È attore, autore, cabarettista, musicista di Tv, teatro e cinema. L’arte l’ha respirata sin da bambino, l’ha incisa nel suo dna: il nonno era Carlo Todini in arte Leo Brandi, Il papà Stefano, scomparso quando Carlo aveva solo 13 anni, esordì in teatro con Eduardo De Filippo in “Miseria e Nobiltà” e fece parte per lunghi anni della compagnia di Luisa Conte al Teatro Sannazzaro di Napoli.  Così anche Carlo Maria Todini decise di intraprendere la carriera artistica. Il primo successo arrivò nel 1992 grazie alle sue imitazioni nella trasmissione di RAI 1, “Stasera mi butto”. Ultimamente è esploso in tutta la sua grandezza in “T&P. Totò e Peppino”: l’omaggio a Beckett di Capuano.