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La pistola di Cechov

Un giallo-psicologico che tra colpi di scena, attese e risvolti sociali ci accompagna in una profonda riflessione sulla condizione umana, sulle differenze tra il “normale” e ciò che viene definito “diverso”. Un intrigo diabolico e la pistola di Cechov fumante.

“Se in un romanzo compare una pistola, bisogni che spari” Anton Cechov

Il principio di Anton Cechov, straordinario drammaturgo e scrittore russo del XIX secolo, ha dato il titolo al romanzo di Gianni Mauro, La pistola di Cechov. Si tratta di una tecnica letteraria e teatrale per cui a qualsiasi elemento presentato in scena o nel testo viene dato un significato preciso e sarà usato successivamente nella storia. Non ci devono essere elementi inutili e di distrazione, a meno che non vengano utilizzati per creare un colpo di scena.

Nel thriller psicologico di Gianni Mauro, pubblicato nel 2015, la pistola c’è ed è la protagonista, ancor prima di comparire nella narrazione, ancora prima di sparare.

La pistola di Cechov: trama

Tra atmosfere sospese e le voci di Sinatra, Fitzgerald, Billy Holliday, Gianni Mauro mette in scena un thriller serrato che nasce dal profondo desiderio di raccontare della follia, del disagio mentale, dell’alienato e di chi gli resta vicino.

Angelo è un disadattato, con le sue sofferenze e la sua solitudine. Tra il suo Es., Io e Super-Io, una quarta istanza, una spaccatura, un penso che porta con sé, un “altro”.

Luca è un uomo comune, un impiegato postale dalla grande sensibilità e con un gran cuore. È il solo appiglio che rimane ad Angelo, l’amico con cui confidarsi, l’antidoto contro la solitudine.

L’affetto, l’ascolto, gli spunti di riflessione diventano i tasselli da mettere insieme per scoprire l’altro.

Tra colpi di scena inquietanti e momenti di dissacrante ironia, Gianni Mauro ci consegna il filo e ci guida nel labirinto della mente di Angelo, negli angoli più profondi dell’Io, che ci faranno interrogare sulla realtà. Quando l’immagine diventa chiara, limpida, la pistola spara.

Sull’autore di La pistola di Cechov

Gianni Mauro è un cantautore, attore teatrale e scrittore. Leader del gruppo musicale e teatrale Pandemonium ha partecipato a ben due edizioni del Festival di Sanremo: nel 1978 con Rino Gaetano (nello storico coro finale di Gianna) e nel 1979 con Tu fai schifo sempre, brano dissacrante e provocatorio che diventa in Italia un vero e proprio cult del filone musicale demenziale e surreale, successivamente, punto di riferimento e di ispirazione per molti altri artisti.

Iscritto alla SIAE dal 1972, è stato scritturato dalla RCA Italiana come autore di testi e musica, pubblicando anche due album come cantautore. Numerose collaborazioni con personaggi di spicco, da Rino Gaetano a Gigi Proietti, scrivendo anche canzoni per il cinema e per la tv, con sigle e colonne sonore (Buonasera con Franco Franchi…, Più sani e più belli e per le fiction Un medico in famiglia e I Cesaroni).

Nel 2014 pubblica con la casa editrice Il Papavero La cameretta dei pensieri scomposti, a cui seguiranno numerose altre pubblicazioni da non perdere.

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