Guerre perse
“Guerre perse” è un romanzo storico e contemporaneo di Luigi Capone. Il libro nasce dalla scoperta di ventidue lettere spedite dal nonno dell’autore dall’esotica e pietrosa Ellada, ottant’anni fa, durante la Seconda guerra mondiale e indirizzate al suo migliore amico, a Nusco. Nasce da qui il desiderio di ricomporre i pezzi, di ricostruire la campagna italiana in Grecia, attraverso approfondite ricerche. La storia diventa un punto di partenza per riflettere sui nostri giorni e fa sorge spontaneo un interrogativo spontaneo: abbiamo davvero imparato qualcosa dal passato?
Guerre perse: trama
Vito Pellecchia apre le pagine del romanzo “Guerre perse”: un sopravvissuto, come si definisce, alla pandemia, a lavori frustranti, a un divorzio, a un trapianto di fegato. È il perfetto anti-eroe moderno; un lavoratore precario dei nostri giorni, che vive, in equilibrio precario, tra una bottiglia di birra e l’altra, impegnato in una guerra ideologica, ormai persa. In fuga da una realtà che gli sta stretta, un grosso baule di legno, custode di una trentina di fogli ingialliti, e tenuti insieme da elastico, apre le danze al parallelismo tra ieri e oggi. Fotografie, cartoline postali del regio esercito e, infine, una quindicina di lettere datate dal 1939 al 1943.
Luigi Capone, grazie alle missive di suo nonno e alle ricerche storiche effettuate, mette insieme i tasselli e ripercorre la campagna italiana in Grecia, portando a galla la storia e le emozioni dei giovani soldati italiani: conquistatori, invincibili, convinti di una guerra da portare avanti. Poi, ogni certezza, ogni speranza, ogni sogno ha cominciato a sgretolarsi, quando la propaganda non corrispondeva più alla realtà. Uno schiaffo in pieno volto, come ogni volta in cui i sogni di oggi si scontrano con la politica e la società, diventando amare illusioni.
Mario e Vito, la storia e lo sguardo sul presente, portano, inevitabilmente, il lettore a riflettere. Abbiamo imparato qualcosa dal passato? Abbiamo davvero capito cosa quegli anni hanno rappresentato per noi? Quali valori preservare? Ma, soprattutto, abbiamo davvero imparato che nessuna guerra è mai vinta? Che il prezzo da pagare è sempre troppo alto?
Sull’autore di Guerre Perse
Luigi Capone è cresciuto a Nusco, ma vive a Bologna dove è docente di Lettere. Fondatore della pagina Irpinia Paranoica, “Guerre perse” è il suo terzo romanzo, scritto dopo “Allegri che tra poco si muore” e “Lezioni di panico” (ed. Artestampa).
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